I dispositivi IoT sembrano essere onnipresenti, ma siamo ancora lontani dalla meta, infatti, il futuro dell’IoT prevede una crescita costante con oltre 27 miliardi di dispositivi online entro il 2025, ma quali sono le prospettive dell’Internet of Things?
Ci sono diversi trend che influenzano questa crescita. In primo luogo, il mercato dell’IoT è maturato al punto che stanno emergendo normative e standard a cui allinearsi. In secondo luogo, la legge di Moore non è morta e i dispositivi IoT continuano a diventare più potenti ed efficienti. Infine, anche altre tecnologie che completano l’IoT, come l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning (ML), il 5G e l’SD-WAN, stanno diventando realtà.
Nelle sezioni seguenti, approfondiremo ed esamineremo cinque trend per capire come sarà il futuro dell’IoT.
Trend n. 1: maggiori requisiti di sicurezza e regolamentazione dell’IoT
Man mano che il mercato IoT matura, assistiamo a una maggiore regolazione della sicurezza dei dispositivi IoT. La legge SB-327 della California, nota anche come “The Default Password”, è un primo esempio. L’idea alla base della SB-327 e di altre normative simili è semplice: password predefinite = dispositivi facili da compromettere. La legge richiede che le password su tutti i dispositivi connessi alla rete, inclusi i dispositivi IoT, siano univoche o impongano una modifica all’accesso iniziale. Sebbene la SB-327 sia una legislazione californiana, in pratica tende ad avere un impatto su tutti gli Stati Uniti, poiché gli stessi dispositivi venduti ai residenti in California vengono solitamente venduti al resto della nazione (e oltre).
Richiedendo ai produttori di creare password univoche per dispositivo o di forzare una modifica all’accesso, la legge rende più difficile la crescita delle botnet.
Comunque legislazioni simili stanno emergendo in tutto il mondo. Nel Regno Unito, il Product Security and Telecommunications Infrastructure Bill (PSTI) affronta molti degli stessi punti della SB-327. Si sa che ciò che accade negli Stati Uniti nel giro di poco tempo arriva nel nostro Paese, passando per il Regno Unito: anche in Italia (e in tutta l’Europa), infatti, sono in atto discussioni su leggi in grado di mettere in sicurezza i dispositivi IoT.
Anche le agenzie non governative come l’International Medical Device Regulators Forum (IMDRF) stanno dando la priorità alla sicurezza informatica. L’IMDRF ha reso la gestione dei rischi per la sicurezza informatica dei dispositivi medici parte fondamentale del suo piano strategico 2021-2025, che probabilmente influenzerà in particolare la sicurezza IoMT.
Oltre alle password predefinite, ci sono anche molte attività relative alla privacy e alla sicurezza dei dati nel mondo IoT. La conformità a standard come GDPR, HIPAA e PIPEDA è stata a lungo un requisito nelle reti moderne e le best practice di sicurezza e privacy dei dati per l’IoT stanno recuperando terreno. Caso in questione: un aggiornamento della direttiva sulle apparecchiature radio dell’UE aggiunge requisiti per i dispositivi wireless per proteggere meglio la privacy dei consumatori.
Francamente, stare al passo con tutte le legislazioni di diversi settori e nazioni può essere difficile. Quindi, concentriamoci su quali impatti pratici gli ingegneri di rete possono aspettarsi di vedere nella gestione delle loro reti di dispositivi IoT:
- Crittografia ovunque. Spero che questo sia per te già uno standard. Ma se non lo è, aspettati che le normative e le configurazioni predefinite dei dispositivi ti spingano verso la crittografia (ad esempio, HTTPS invece di HTTP, SNMP v3 invece di v1/v2c, MQTTS invece di MQTT, ecc.).
- Autenticazione certificata. Le password sono un po’ un male necessario nell’IT. Hanno i loro difetti, ma l’industria non ha fornito delle valide alternative. L’autenticazione basata su certificati ci aiuta (in qualche modo) ad allontanarci dall’autenticazione basata su password e molti produttori di dispositivi intelligenti utilizzano già tecnologie con certificati PKI e X.509.
- Maggiore standardizzazione della sicurezza IoT. Alcune delle innovazioni di sicurezza nell’IoT implicano più lavoro per l’IT. Oggi, il programma NIST Cybersecurity for IoT e le best practice ENISA per la sicurezza dell’IoT sono ottimi punti di partenza se stai imparando a conoscere la sicurezza dell’IoT. Con ogni probabilità vedremo presto una maggiore standardizzazione.
Trend n. 2: dall’IoT all’edge IoT
Siccome questo è un articolo sui trend della rete, è d’obbligo menzionarne i vantaggi (e siamo sicuri che questo è il primo di cui senti parlare).
Dalle smart city, ai dispositivi wearable e alla produzione industriale, l’esigenza è quella di elaborare i dati il più vicino possibile alla fonte. E fortunatamente, i dispositivi IoT (la fonte in questo caso) stanno diventando più efficienti nell’elaborazione dei dati. Allo stesso tempo, il 5G sta emergendo come modalità di trasporto ad alto throughput per i dati IoT al fine di creare una realtà in cui i casi d’uso, precedentemente limitati dalla larghezza di banda, dalla potenza di elaborazione o dall’agilità della rete, diventeranno tutti possibili.
Molti di questi esempi rientrano nell’ambito del multi-access edge computing (MEC). Esempi pratici di applicazioni del MEC sono: la gestione della flotta per veicoli autonomi, la gestione del traffico e le esperienze di realtà aumentata più disparate, dalle pubblicità ai giochi (come Pokemon Go).
Per i gestori di rete, il supporto di questi casi d’uso edge richiederà un approccio più dinamico all’infrastruttura di rete, alla gestione degli indirizzi IP (o anche solo alla ricerca di indirizzi IP in una rete IoT) e al monitoraggio delle prestazioni. Non solo ci sono più endpoint da gestire, ma gli endpoint IoT possono essere mobili e, con l’SD-WAN, il mezzo di trasporto sottostante che li collega può variare.
Trend n. 3: i marketplace Internet of Things continueranno a crescere
Per le distribuzioni IoT, ottenere le specifiche di implementazione corrette può essere complicato. Nessun team IT può essere esperto di tutti gli specifici casi d’uso. I requisiti per un’applicazione industriale sono diversi da quelli per i dispositivi wearable, che sono a loro volta sono diversi per i dispositivi medici intelligenti.
I marketplace IoT affrontano questa sfida fornendo un elenco centralizzato di soluzioni per applicazioni specifiche. Oggi i marketplace stanno già semplificando l’implementazione di sistemi IoT di livello produttivo. Alcuni esempi includono:
- I fornitori di servizi cloud, come AWS, dispongono di soluzioni cloud IoT già pronte
- Le società di telecomunicazioni, come AT&T, hanno iniziato a creare marketplace incentrati sull’IoT per creare un nodo centrale in cui trovare di tutto, dall’hardware IoT ai kit di sviluppo
Questi marketplace riducono la complessità del creare da zero sistemi IoT: troverai kit preparati per aiutarti a partire con il piede giusto.
Sebbene le soluzioni chiavi in mano non siano sempre praticabili, i marketplace eliminano gran parte dell’attrito iniziale, dalla progettazione all’implementazione della soluzione.
Trend n. 4: IoT e AI
AIoT è la parola d’ordine rilevante, ma per ora ci focalizziamo sulla tecnologia. Fondamentalmente, la maggior parte delle implementazioni IoT riguarda l’analisi dei dati per prendere decisioni più consapevoli. L’AI e il ML possono migliorare drasticamente il processo di analisi e imparare dai dati IoT che generano.
Alcune delle tendenze emergenti più entusiasmanti di IA e IoT sono:
- Ispezioni visive. Stiamo arrivando al punto in cui i sistemi IoT possono aggregare dati di alta qualità utilizzando il ML e la vista artificiale per casi d’uso come l’ispezione visiva: ricerca di danni ai pacchi o difetti del prodotto.
- Gestione del traffico. L’IoT che sfrutta l’intelligenza artificiale è una parte importante delle applicazioni per le smart city: la gestione del traffico ne è un ottimo esempio. Con un piano per combinare le CCTV con l’AI e l’IoT nel proprio sistema di gestione del traffico, Nuova Delhi, in India, è uno delle prime città a sfruttare questa tecnologia. Negli anni a venire, aspettati di vedere sempre più città seguire quest’esempio.
- Tecnologia wearable avanzata. Avere più dispositivi wearable aumenta le possibilità di applicazioni in settori quali salute, fitness, istruzione e altro ancora. L’applicazione dell’AI e del ML ai dati biometrici può migliorare la qualità delle informazioni su qualsiasi cosa, dalla routine di allenamento all’efficacia di un trattamento medico. Nell’IT l’intelligenza artificiale può rendere l’apprendimento più coinvolgente sfruttando la gamification e le esperienze AR/VR.
Una grande sfida, però, è garantire che la rete sia completa e che le prestazioni siano sufficienti per supportare le trasmissioni di dati quasi in tempo reale. Il monitoraggio proattivo della rete e la visibilità granulare della rete sono fondamentali.
Trend n. 5: l’ascesa dell’industria intelligente
Se avevi bisogno di parole come Industry 4.0, IoT e Smart Industry per completare la tua cartella bingo, congratulazioni! Questi sono proprio i settori portati a crescere a dismisura.
Alcuni dei casi d’uso del settore sono:
Manutenzione predittiva. I sensori intelligenti possono aiutare i responsabili degli impianti a essere proattivi nella manutenzione delle apparecchiature di fabbrica (che sono molto costose). Quanto impatto può avere l’IoT? Un articolo di McKinzie Digital riporta che i dati dei sensori possono dimezzare i tempi di inattività non pianificati e ridurre i costi di manutenzione fino al 40%.
Rendere l’utilizzo delle apparecchiature più efficiente. L’IoT offre ai gestori di stabilimento una migliore visibilità della produzione. Questo, a sua volta, consente un bilanciamento del carico più efficiente tra apparecchiature e impianti e persino opportunità per opzioni di produzione migliori, più sostenibili ed efficienti.
Migliorare la gestione della catena di approvvigionamento. L’IoT può ottimizzare tanti aspetti delle supply chain. La giusta rete di sensori aiuta a ridurre gli sprechi garantendo che i prodotti vengano spediti e immagazzinati in condizioni ambientali adeguate, semplificando i flussi di lavoro, di gestione dell’inventario e ottimizzando le operazioni di trasporto.
In tutti questi casi, è facile tracciare una linea retta tra l’IoT e i vantaggi aziendali. Le catene di approvvigionamento, in particolare, vedranno probabilmente un’innovazione significativa negli anni a venire perché ci troviamo in un punto affascinante della loro storia. Oltre alla tecnologia che ha raggiunto un punto nevralgico, l’industria sta imparando ad adattarsi alle recenti carenze che hanno messo in discussione il concetto di “just-in-time”.
Fonte: Blog di Auvik.
La rete come abilitatore dell’IoT
Una cosa che tutte queste tendenze IoT hanno in comune è la connettività. In particolare, queste nuove ondate di IoT metteranno a dura prova le reti come mai prima d’ora. Se non sai da dove iniziare, avvalerti di aziende specializzate in network e sicurezza è un ottimo primo passo per preparare la tua rete alle esigenze dell’IoT e capire quali siano le prospettive dell’Internet of Things.
Contattaci saremo felici di raccontarti tutte le opportunità dell’Internet of things aiutando la tua azienda a prepararsi in totale sicurezza.